"Silenzio BRUNO!"
“Silenzio Bruno” è un inno a sé stessi.
Silenzio Bruno è un invito a mettere a tacere i pensieri negativi che circolano nella nostra mente e che non ci permettono di fare ciò che davvero vorremmo fare in quel momento.

Si sa, i pensieri che facciamo generano in noi delle emozioni che a loro volta influenzano il nostro modo di comportarci ottenendo dei risultati piuttosto che altri. Ad esempio, se io mi trovassi di fronte ad una ripida discesa con la mia bicicletta e pensassi “non ce la posso fare, cadrò sicuramente”, automaticamente mi sentirò insicuro, avrò paura, perfino terrore e questo potrebbe portarmi a comportarmi in due modi: potrei bloccarmi e non fare quest’esperienza (rinunciando anche al divertimento!) oppure potrei provarci ma essendo convinta a monte di non farcela sarò spaventata e finirò col non essere abbastanza lucida da governare la mia bici ed avrò buone probabilità di cadere per davvero!
Ed è qui che interviene la buona prassi di dire a sé stessi “Silenzio Bruno”
Silenzio Bruno è un inno alla gioia di godersi la vita, di godersi il momento presente e di fare solo ciò che si vuole fare davvero senza farsi trattenere da sé stessi, dai propri pensieri negativi, dalle proprie paure e dal ricordo di dolori passati. In questo film di animazione che io adoro, Alberto è il personaggio “leggero” che aiuta Luca a spogliarsi di tutte le sue paure e di iniziare a vivere per davvero. È curioso come il leggero e impulsivo Alberto suggerisce al timoroso e impaurito Luca di attribuire tutte le sue paure non a sé stesso ma a qualcosa o qualcuno esterno da sé, ad un Bruno ad esempio! Bruno diventa così lo pseudonimo della nostra voce interiore, quella voce che ci ricorda costantemente che non siamo capaci di…, che non valiamo abbastanza per…, che non possiamo fare questo o quell’altro…, è la voce della non possibilità a vivere! Ma Alberto insegna a Luca e a tutti noi che si tratta soltanto di una voce, per giunta neanche nostra, è esterna! Questo significa che quelle paure non dobbiamo farle nostre, non ascoltiamole, mettiamole da parte e viviamo il presente. Non possiamo essere certi delle conseguenze, la certezza del futuro non è di questo mondo. La paura e il timore dell’affrontare l’ignoto c’è e ci sarà sempre. Ma ciò che conta davvero è quello che vogliamo noi oggi, nel qui ed ora, “Del doman non v'è certezza” scriveva il grande Lorenzo Il Magnifico.

Pensate dunque che Galileo Galilei, sostenitore della teoria secondo cui sia la terra a girare intorno al sole e non il contrario, non avesse avuto paura quando venne condannato per eresia ? Oppure Neil Armstrong, pensate che non abbia avuto un po' di timore nell’essere il primo a mettere piede sulla luna? Pensate a Franca Viola che nella Sicilia degli anni ’60 ebbe il coraggio di denunciare l’uomo che l’aveva rapita e violentata per 8 giorni, diventando così la prima donna italiana a rifiutare il matrimonio riparatore che fu poi definitivamente abolito solamente nel 1981. Tutti questi sono personaggi che hanno fatto la storia dell’umanità. Sono uomini e donne come noi, ognuno con le proprie paure e le proprie fragilità ma con il grande coraggio di mettere da parte tutto questo, di dirsi “Silenzio Bruno” e andare avanti dandosi il permesso di essere felici, perseguendo i propri ideali e i propri sogni.
Auguro a tutti un “Silenzio Bruno” ogni qualvolta nella vita un pensiero negativo o una paura bloccherà la vostra voglia di essere felici e di provare qualcosa di nuovo.
G.P.